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Aggiornamento di Gestione API di Azure del 4 aprile

Data di pubblicazione: 05 aprile, 2019

Il 4 aprile abbiamo avviato un normale aggiornamento del servizio Gestione API di Azure. L'aggiornamento include le correzioni di bug, le modifiche e le nuove funzionalità seguenti:

  • Ora puoi aggiornare la proprietà isBuffered di un logger tramite la chiamata PUT del logger oppure puoi impostarla tramite i modelli di ARM.

  • Ora puoi rimuovere l'identità del servizio gestita associata a un servizio tramite la chiamata al servizio PATCH con il campo "identity": { "type": "None" }.

  • Ora puoi applicare i criteri CORS in tutti gli ambiti.
  • Il parametro requestBody sarà presente nel file delle specifiche OpenAPI esportato solo se viene specificato. In precedenza requestBody era un oggetto {}, vuoto anche per richieste HEAD oppure OPTIONS.
  • Abbiamo corretto un bug relativo al criterio quota, che provocava un utilizzo elevato della CPU.
  • Abbiamo corretto un bug di sincronizzazione della configurazione, che provocava probabilmente risposte 404 Non trovato intermittenti per API e operazioni esistenti.
  • Ora puoi creare un utente con stato "sospeso" con la chiamata API REST.
  • Gli utenti appena registrati non devono più immettere di nuovo la password quando selezionano il collegamento di conferma in un messaggio di posta elettronica.
  • Vengono applicate nuove restrizioni durante la creazione di una revisione tramite la chiamata API PUT:
    • Tutte le revisioni dell'API devono avere gli stessi valori per i parametri Name, Path, Description, Protocols, ApiVersion, ApiVersionDescription e ApiVersionSetId.

    • Queste proprietà possono essere modificate solo per la revisione corrente e le modifiche verranno propagate a tutte le revisioni dell'API.

Gli aggiornamenti vengono distribuiti in modo graduale. È in genere necessaria almeno una settimana per l'aggiornamento di ogni istanza attiva del servizio.

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